Il Progetto

Olimpia Box

La costruzione del parcheggio multipiano Olimpia Box

Per ricostituire l’effetto della preesistente collina, sbancata per poter realizzare i parcheggi, questi ultimi sono realizzati interrati e coperti da un “tetto verde”, in modo da far percepire alle persone che vi abitano lo stesso effetto della preesistente collina, delineando però una maggior attenzione alla cura dei particolari.

Nello specifico, sopra la struttura pendenziata in cemento armato, viene realizzato un intervento per la mitigazione ambientale con essenze arboree e piccole piante poco invasive come siepi e alberi, che hanno radici poco profonde. L’intervento punta a migliorare sia dal punto di vista visivo che funzionale la qualità di vita degli abitanti del quartiere.

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Il progetto vuole essere un esempio di edilizia sostenibile pertanto, anche nella scelta dei materiali è fondamentale l’uso di componenti che diano garanzia di un alto grado d’isolamento termico e che permettano un minor impatto ambientale sia nel corso del loro ciclo produttivo che nel trasporto al cantiere e per tutto il corso della loro vita.

 

Attenzione e selezione della qualità dei materiali utilizzati per la costruzione, bioedilizia, cura dei particolari. Sono queste le caratteristiche del Parcheggio Multipiano OlimpiaBox.

Un progetto che punta a migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere Monteverde sia dal punto di vista visivo che funzionale

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I numeri di OlimpiaBox
 
Un po' di storia

Il quartiere Monteverde

Il Parking Multipiano OlimpiaBox si sviluppa dal punto di vista urbanistico in un’area che nasce dalle campagne con il piano regolatore del 1931 lungo l’asse della Circonvallazione Gianicolense. A quel periodo risalgono le Palazzine INCIS a via Carini e il complesso IACP a Piazza Donna Olimpia. Fino agli anni ’70 vennero realizzati nella zona vari interventi edilizi che, per meglio sfruttare il suolo, raggiunsero altezze decisamente elevate. Il quartiere Monteverde di Roma è tutt’oggi quindi a struttura urbanistica con una predominanza di edifici di tipo abitativo intensivo realizzati per la maggior parte tra gli anni ’50 e ’70 del secolo, che hanno dato vita a un quartiere vivace e popoloso, dotato di tutti i servizi primari e commerciali e ottimamente servito da mezzi di collegamento, dalle reti tramviarie, trenino e numerose linee di autobus.

A quei tempi risale anche il Casale Pier Paolo Pasolini costruito su quello che veniva chiamato Monte dei Casadio. Era un meraviglioso manufatto in cotto romano della fine dell’800. Questo, come tanti altri casali della zona, fu dapprima accerchiato dall’urbanizzazione per poi essere sacrificato alle esigenze commerciali sempre più imperanti.

L’area del Parcheggio Multipiano OlimpiaBox è esattamente quella del Monte dei Casadio che ha l’obiettivo di riportare a nuova vita quanto demolito e mai ripristinato in un precedente intervento edilizio che risale al 2008.

 
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